Mastoplastica additiva con protesi
Dott. Marco Viganò - Mastoplastica additiva con protesi Lesmo
L'intervento di mastoplastica additiva con protesi per Lesmo e limitrofi trova nel Dott. Viganò un valido referente: l'intervento è indicato quale correzione dell'ipoplasia mammaria, ovvero deficit di sviluppo della ghiandola. L’ipoplasia, che può essere bilaterale o più raramente monolaterale, può essere constatata già durante la pubertà, ma è solo al termine dello sviluppo, dai 19-20 anni, che può essere trattata. La letteratura testimonia anche casi di svuotamento della ghiandola mammaria e mancata risposta ormonale dei recettori in età adulta. La correzione di questa anomalia volumetrica della ghiandola mammaria è chirurgica, con un'operazione nota come mastoplastica additiva, che può essere eseguita avvalendosi di grasso autologo o tramite inserimento di protesi alloplastiche.
Mastoplastica additiva con protesi mammaria Lesmo : naturalezza, sicurezza, bellezza
Desideri effettuare un intervento di mastoplastica additiva con protesi per Lesmo o limitrofi? Rivolgiti al Dott. Viganò. L'intervento di mastoplastica additiva con l'ausilio di protesi mammarie alloplastiche, della durata di circa un’ora, viene eseguito in anestesia locale con sedazione o anestesia generale. L’incisione cutanea, che viene concordata tra chirurgo e paziente in fase pre-operatoria, varia per tipologia e posizione, con differenti pirati divisibilità e dimensioni. L'inserimento della protesi può avvenire tramite:
- Incisione periareolare di pochi cm (la più consigliata, più contenuta e meno visibile)
- Incisione nel solco mammario (più grande e più visibile)
- Incisione nell'ascella (ampia, visibile).
Anche la forma delle protesi - che possono essere ovali, tonde anatomiche, con profilo alto, basso o medio - viene determinata sulla base della correzione da effettuare, con misura che potrebbe essere diversa rispetto alla mammella contro laterale. La membrana detta texturizzata, totalmente biocompatibile con i nostri tessuti, contiene un gel di silicone altamente coesivo di seconda generazione.
Le caratteristiche della protesi fanno sì che se anche questa dovesse rompersi per evento traumatico, il prodotto rimane all'interno della membrana rotta. In questo modo si superano i limiti delle protesi con silicone liquido utilizzate fino all'inizio degli anni Ottanta, che in caso di rottura richiedevano sostituzione immediata per evitare la migrazione del silicone nei tessuti corporei. Con le protesi mammarie di ultima generazione, la sostituzione può essere effettuata con maggiore sicurezza in tempi più lunghi, aspettando che il paziente si riprenda dal trauma (ad es. incidente stradale) e presenti condizioni stabili, anche a distanza di mesi.
Il posizionamento delle protesi può essere retroghiandolare, sottomuscolare nella parte superiore e retroghiandolare in quella inferiore, sempre in posizione retromuscolare. Il posizionamento retromuscolare dietro il gran pettorale rende l'aspetto mammario più naturale, fisiologico e armonico, evitando di dare alle mammelle una forma a “palla". Infatti, il muscolo nasconde bene i margini protesici, e l'ancoraggio del muscolo allo sterno e al costato viene conservato negli anni. Inoltre, non ci sono problemi per l’allattamento né per il check senologico con ecografia e mammografia, che permettono di esaminare agevolmente tutti i quadranti. Viceversa, il posizionamento retroghiandolare non solo conferisce il classico aspetto “seno rifatto”, con forma sferica evidentemente artificiale e margini della protesi rilevabili al tatto, ma possono anche insorgere problemi nel tempo: il peso della mammella artificiale non ancorata a strutture osteo muscolari nel tempo causa l’allungamento della mammella medesima, con possibili problemi all’allattamento e difficoltà a esaminare correttamente tutti i quadranti con ecografia o mammografia. Per maggiori informazioni sugli interventi di mastoplastica additiva con protesi per Lesmo o limitrofi non esitate a contattarci.
Miglior chirurgo per mastoplastica con protesi Lesmo
La tecnica di mastoplastica additiva con protesi per Lesmo e limitrofi eseguita dal Dott. Viganò è sicura, e consente di risolvere rapidamente un grave handicap fisico/psicologico della paziente: le protesi non sono cancerogene (come dimostrato scientificamente e operativamente dall’utilizzo come presidio anche per ricostruzione mammaria post-mastectomia), non danno origine a malattie autoimmuni (tipo sindrome di Sjogren, come ipotizzato negli anni Ottanta), né ad altre problematiche. Tuttavia, anche la mastoplastica additiva, come ogni intervento chirurgico, può avere delle complicanze quali infezioni, ematomi o sieromi, seppure contenute in percentuali minime (1-1,5% dei casi).
L’utilizzo di materiale alloplastico, seppure biocompatibile, in alcuni casi può generare una complicanza tardiva, ovvero la contrattura capsulare, che si verifica quando la capsula fibrosa che circonda normalmente le protesi inserite all'interno del corpo si indurisce, dando una mammella dolente. Questa evenienza (che dal 50% degli anni ’70-80 si è drasticamente ridotta al 4-5% per le protesi posizionate retroghiandolarmente e al 2-3% per quelle retro muscolari grazie alla biocompatibilità delle membrana protesica) può essere affrontata con rapido intervento di liberazione della porzione fibrosa. Sebbene sia possibile aumentare il volume mammario di diverse taglie con le protesi, si consiglia di tenere in considerazione i parametri volumetrici di tronco, spalle, bacino per un aumento del seno che rispetti le proporzioni del corpo, con l’effetto più naturale possibile.
Un'alternativa alle protesi per aumentare il volume mammario è quella di utilizzare del grasso proprio, con la tecnica del lipofilling. I limiti di questa metodica, anche detta di lipostrutturazione, sono dati dalle possibilità di aumento più contenuto (1-2 taglie di reggiseno) e simmetria imperfetta; questa procedura del tutto sicura oggi è sempre più richiesta per la possibilità di utilizzare grasso autologo come filler. La tecnica del lipofilling dà ottimi risultati per compensare asimmetrie, pieghe cutanee visibili, retrazioni da parziale contrattura capsulare negli esiti di intervento mammario con protesi tradizionale, per definire esiti parziali di mastectomia o in generale per un aumento contenuto del seno quando la paziente non desideri inserire corpi estranei.
La chirurgia mammaria oggi consente di ottenere miglioramenti fisici impensabile fino a qualche anno fa per sicurezza, naturalezza, comfort e durata. A patto, ovviamente, che ci si rivolga al miglior chirurgo plastico-estetico è disponibile, instaurando un dialogo aperto e sincero sulle proprie aspettative e necessità. Per interventi di mastoplastica additiva con protesi per Lesmo è possibile rivolgersi al dott. Marco Viganò, che opera per il raggiungimento del miglior benessere psico-fisico della persona, sempre al centro di tutti i trattamenti proposti. In collaborazione con uno staff di professionisti abili e qualificati, il Dott. Viganò riceve e opera presso il Centro Polidiagnostico CAM di Via Martiri delle Foibe, 1 a Monza, presso il Centro Medico Inacqua di Via Margherita Caffi, 1 a Piacenza e presso il Poliambulatorio Specialistico di C.so Buenos Aires, 36 a Milano.